di Loretta Fusco
Donna,
dolce creatura,
nata da un grido di dolore
di chi come te
ha offerto alla vita
il suo più bel dono.
Donna,
dispensatrice d’amore,
sempre pronta a rinnegarsi
ad annullarsi
per affermare te,
figlio di quel dolore.
Donna,
umiliata e offesa
da secoli di lotta,
senza voce il tuo grido disperato
soffocato in un rantolo
nel mare dell’indifferenza.
Donna,
violata e mortificata
nel corpo e nell’anima
dalla forza devastatrice dell’uomo,
che ubbidendo a un istinto primordiale
t’ha sopraffatta senza una ragione.
Donna,
impietrita dalla sofferenza e dall’inganno,
sulle macerie della tua vita
qualcuno ha posato un fiore,
rinascita e rinnovamento
il significato.
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